Difficoltà
Tempo di preparazione
Tempo di cottura
Ingredienti per 8 persone
– 2 uova
– 4 patate rosse Le spaccarelle Rosse
– 1 peperone
– 3 pomodorini
– 1 cipolla bianca piccola
– Un ciuffo di rosmarino
– Olio extra vergine di oliva e sale q.b.
Preparazione
1. Inizia lavando il peperone e poi sbucciando le patate, consiglio quelle rosse perché preservano la loro consistenza in cottura, quindi tagliali a spicchi. Aggiungi anche i pomodorini, precedentemente tagliati a cubetti.
2. Versa un filo d’olio extra vergine di oliva in una padella e fai cuocere le verdure a fuoco medio-basso per circa 15 minuti, coprendo la padella con un coperchio. Questo permetterà alle verdure di ammorbidirsi e di sviluppare un sapore delizioso.
3. Nel frattempo, batti le uova in una ciotola con una frusta fino a ottenere un composto omogeneo.
4. Una volta che le verdure sono cotte, abbassa leggermente la fiamma e versa le uova sbattute nella padella. Mescola delicatamente le uova con le verdure, facendo attenzione a non farle rapprendere troppo velocemente.
5. Continua a mescolare le uova e le verdure fino a quando le uova sono cotte ma ancora morbide e cremose.
6. Aggiungi un pizzico di sale per esaltare i sapori e un ciuffo di rosmarino per conferire un aroma fragrante alle tue uova strapazzate con patate e peperoni.
7. Le tue deliziose uova strapazzate con patate e peperoni sono pronte per essere servite a due persone.
#GIRODITALIADELGUSTO, #regioneXregione siamo arrivati finalmente nella nostra amata regione d’Abruzzo.
Tu continua pure a seguirci… e prova la ricetta #passodopopasso.
Sulla cima della montagna a circa 1400 metri dal mare, vi era una casetta piccola e modesta seminascosta dai numerosi e alti alberi di pino che coprivano l’intera montagna e parte della valle.
Vista da fuori sembrava abbandonata sennonché, avvicinandosi all’uscio si notava del fumo che usciva lento dal comignolo del camino.
“Maria sono tornato”. Alfredo era entrato silenzioso, voleva fare una sorpresa alla moglie Maria. Da qualche tempo, infatti, mancava da casa, andava fuori a lavorare per mantenere tutta la sua famiglia.
Coltivava patate ad Avezzano proprio, dove il banchiere Alessandro Raffaele Torlonia, aveva avuto anni addietro un’idea eccezionale: prosciugare il lago e iniziare la coltivazione di ortaggi e tuberi. Questa novità aveva fatto si che molti abitanti dalla zona potessero lavorare e sfamare le proprie famiglie.
“Papà sei tornato!”. Tre piccole pesti si lanciarono su di lui abbracciandolo, non lo vedevano da mesi, Maria era in piedi dietro di loro e sorrideva, ogni volta che vedeva il marito, era un’emozione.
Alfredo appoggiò sul tavolo della cucina un sacco molto pesante e la moglie disse: ”Che tieni lì dentro, te lo sei portato sulle spalle per tutto il viaggio?”. L’uomo rispose: “Eh Maria mia, qua ci stanno le patate che abbiamo coltivato, queste”. Disse mostrandole: “Ci sfameranno per un anno almeno, si possono fare in mille modi”.
Maria ebbe un’intuizione, non possedeva molto in casa ma doveva preparare una cena gustosa per il marito.
Mentre lui andava a rinfrescarsi la donna si mise a lavoro: sbucciò con cura le patate, le affettò in pezzi sottili che stratificò in una pirofila con un battuto di erbe aromatiche, formaggio di pecora secco e il pane indurito tagliato a pezzettini.
Portò tutto sul fuoco affinché sulla superficie si creasse una crosticina golosa e croccante.
Mangiarono quel piatto per la prima volta e ne furono entusiasti, un pasto semplice ma pieno di gusto e sostanzioso che diventò il loro preferito.
Dalle epoche più lontane e spesso povere, si tramandano leccornie da leccarsi i baffi … da non dimenticare!